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Iridio: il metallo più resistente che affascina scienza e industria

25/07/2025

Estremamente raro, incredibilmente resistente e ricco di potenzialità. L’iridio è uno dei metalli più affascinanti del panorama chimico e industriale, prezioso non solo per le sue qualità fisiche, ma anche per gli impieghi strategici che ne derivano. In questo articolo scopriamo cos’è, come si estrae e perché oggi l’iridio è considerato un materiale ad altissimo valore aggiunto.

 

Cos’è l’iridio?

L’iridio (simbolo chimico Ir) è un metallo nobile di transizione appartenente al gruppo del platino (PGM). Si presenta in natura con un colore bianco-argenteo, è estremamente duro, denso, stabile e resistente alla corrosione, tanto da essere ritenuto il metallo più resistente agli agenti chimici tra tutti gli elementi conosciuti.

Tra le sue peculiarità spiccano:

·       Resistenza eccezionale a sali, acidi, ossidi e perfino acqua regia.

·       Stabilità elevata in ambienti ad alte temperature o altamente reattivi.

·       Rigidità straordinaria, grazie al secondo modulo di elasticità più alto tra tutti i metalli.

Il nome deriva dal latino iridium, ispirato alla parola greca iris (arcobaleno), in riferimento ai vividi colori dei suoi sali.

 

Come si estrae l’iridio

L’iridio non si trova in forma pura in natura, ma viene ottenuto come sottoprodotto dell’estrazione del nichel e degli altri metalli del gruppo del platino.

Il processo di separazione e raffinazione avviene in più fasi:

·       Estrazione iniziale dei metalli principali (oro, argento, platino, palladio).

·       Rimozione graduale degli altri PGM tramite fusione con bisolfato e perossido di sodio.

·       Ottenimento del biossido di iridio, che viene poi purificato sciogliendolo in acqua regia.

·       La riduzione finale mediante idrogeno consente di ottenere iridio puro.

La produzione mondiale annua di iridio si aggira tra le 3 e le 4 tonnellate, provenienti in gran parte dal Sud Africa (come minerale primario) e in parte dal riciclo di crogioli e catalizzatori esausti. Altri giacimenti significativi si trovano in Russia e Canada.

 

A cosa serve l’iridio?

Nonostante la sua lavorabilità sia limitata dalla durezza e fragilità, l’iridio è molto apprezzato in applicazioni ad alta tecnologia e ambienti estremi. I suoi utilizzi più rilevanti includono:

·       Leghe ad alta temperatura, impiegate in settori aerospaziali e industriali.

·       Contatti elettrici di precisione, come nelle candele di accensione.

·       Penne stilografiche di lusso, grazie a leghe con osmio.

·       Catalisi industriale: in particolare per la produzione di acido acetico.

·       Protesi dentali e materiali biomedicali ad alta resistenza.

·       OLED a luce bianca, per tecnologie di illuminazione avanzata.

 

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Nel mondo dei metalli nobili, l’iridio rappresenta un’eccellenza riservata a chi cerca prestazioni estreme e valore durevole. Se vuoi approfondire le sue applicazioni o sei alla ricerca di un fornitore affidabile per quantitativi specifici di iridio, il nostro team è a tua completa disposizione.

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